sabato 12 novembre 2016

Ciao

Così ti scrivo, più per me che per te, per forza, non la leggerai mai ma la voglio buttare giù e farla uscire definitivamente da me, voglio togliermelo questo peso, ti ho persino sognata ed è stato forse una sorta di sogno premonitore perché nel pomeriggio mi scrivesti, ma solo per reclamare quel che mi prestasti a giugno, il messaggio ( il secondo per il vero..) era scritto su wa ma potevo quasi sentirne il tono, distaccato freddo lontano intimidatorio quasi.
Sei così ormai, da un po di tempo, me n'ero accorta da un po ma se l'amicizia è vera, si devono riconoscere e accettare anche i limiti dell'altro, eppure ho sempre creduto che fondamentalmente tu fossi una buona che aggredisce per non essere aggredita. Invece ti ho scoperta egoista arrogante e senza scrupoli, scherzosamente ti avevo soprannominata caterpillar, si, perché quella è la modalità, vado avanti e faccio terra bruciata, passi sopra tutto e tutti, a volte, e so che questo non ti piacerà, travolgi anche la tua prole, senza pensarci due volte. La vita a volte è spietata, non sono ammessi errori, ti prende senza chiedere e ti lascia segni difficili da mimetizzare, ma tu li ostenti spudoratamente, senza rimpianti e vai avanti come sei solita dire.
Mi spiace, ma io voglio ricordare una TE di qualche tempo fa, o forse ti ho soltanto idealizzata io, ma la TE di adesso non è più compatibile con il mio essere, sono troppo distante da te e non vedo alternative se non il saluto qualora dovessimo mai incontrarci. Si dice che tutti quelli che incontrano la nostra strada, lascino qualcosa, tu mi hai lasciato l'amaro, più di quel che fu tempo fa quando mi separai, era sicuramente diversa la situazione ma nutrivo per te un forte sentimento di sorellanza. Solitamente rimuovo le cose brutte e ricordo solo quelle belle, quindi quando capiterà che qualcosa mi ricordi te, ricorderò il video al mare " Federica scoreggia!" quante risate...il mare, le corse insieme, le sedute di spinning alternate a casa mia, la tua pizza ed i quintali di profumo che ti mettevi x uscire, via Garibaldi e le vasche, i gamberoni di natale, le tinte e lo smalto, le confidenze.
Non so cos'è stato, non riesco a capirlo  ancor ora, ma ti auguro il meglio.
B.

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